ESTATE, VACANZE, BENESSERE E CIRCOLAZIONE

Finalmente arriva l’estate e per molti la prospettiva di una vacanza. Ma le vacanze riposano, rilassano, tonificano o stressano ulteriormente?

Nella maggior parte dei casi si verifica quest’ultima condizione. Indubbiamente anche se con ulteriore stress il cambiamento che comporta trovarsi in ambienti diversi, a contatto con la natura o con l’arte e la storia e nuove relazioni umane è sempre positivo, tuttavia non dimentichiamoci di ascoltare il nostro corpo. Fermiamoci un momento in silenzio ed ascoltiamolo. Avete notato che tendiamo a parlare sempre con un tono di voce inutilmente alto? E i bambini? Urlano. Perché? E' l’eccesso di stimoli cui siamo sottoposti nella quotidianità. Non ci fa bene, a livello psicofisico nel rapporto con noi stessi, gli altri, il lavoro.
Dunque non agiamo d’impulso o sotto condizionamenti di vario genere, chiediamoci di che cosa abbiamo veramente bisogno e magari accettiamo qualche compromesso. Le nostre scelte si ripercuoteranno sulla nostra condizione di benessere. E’ meglio fare meno cose, lasciare spazio al contatto con la natura, alla creatività, agli affetti, a coccolare noi stessi e le persone cui vogliamo bene, alla lentezza, e magari se capita al silenzio.

Ma siccome è un angiologo che sta scrivendo ora si chiede se c’è qualcosa da suggerire a chi in particolare ha problemi di circolazione. Il cambiamento climatico non implica solo una variazione di temperatura ma anche di altri parametri metereologici che non sempre percepiamo. Le persone che per così dire hanno soprattutto disturbi del sistema venoso non beneficiano del caldo. Per loro è indicato il fresco della montagna e magari le belle passeggiate o un tuffo in acqua fresca del mare o di una piscina. La flebostasi costituzionale, le gambe tendenzialmente sempre un po’ succulente anche in giovane età ha bisogno di queste attenzioni e di movimento per attivare la pompa muscolare. Le vene varicose devono essere controllate da un adeguata contenzione elastica, ma in acqua piena libertà. L'acqua è la migliore calza elastica esistente. Chi soffre di vene varicose delle gambe e sceglie il mare più sta in acqua e meglio è. Fuori sotto l'ombrellone sul lettino a gambe scoperte. Naturalmente per tutti evitare le ore centrali della giornata e proteggere adeguatamente la pelle. Attenzione perché sole e caldo favoriscono le flebiti superficiali. Sole e caldo vanno evitati da chi ha avuto episodi di linfangite che in queste condizioni si riacutizzano. I germi della linfangite non muoiono con la terapia antibiotica. Restano quiescenti nei vasi linfatici in attesa di condizioni favorevoli per risvegliarsi.
Il mare è la meta migliore per chi soffre di circolazione lenta che noi chiamiamo acrocianosi o sindrome acrocianotica (le mani che tendono ad un colorito violetto, fredde e magari sudano un po’). Spesso si associa una condizione di ipotiroismo e di metabolismo lento, dunque mare a volontà a respirare lo iodio.
Al contrario i disturbi della circolazione degli arti inferiori dovuti a restringimento delle arterie, le arteriopatie ostruttive aterosclerotiche, temono il freddo. E bene per loro un clima temperato ma non il caldo eccessivo e soprattutto mai piedi scalzi senza protezione o a contatto con fonti di calore diretto come la sabbia bollente del mare.

Infine merita di ricordare che la dieta mediterranea è universalmente riconosciuta la migliore al mondo per la salute delle nostre arterie. Limitiamo i formaggi stagionati, le carni conservate ed i dolci.
Buone vacanze a tutti!

Dott. Alfonso Mari

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